Shrek 3, l'orco si muove su Linux

Shrek 3
Mi sembra doveroso, dopo il post su Ratatouille, spendere due parole sul nuovo film di animazione di casa Dreamworks-Spielberg: Shrek3.
La Dreamworks si è affacciata relativamente tardi sul panorama del cinema di animazione, ma non per questo non si è fatta notare per la qualità e la maestria con cui ha realizzato le sue pellicole. Con un esordio in animazione classica col film "il Principe d'Egitto" è presto passato alla tecnica 3d riscuotendo un successo planetario col film Shrek. Fu proprio l'orco a soffiare in quell'anno l'oscar al concorrente di casa Pixar "Monsters & co." spodestando quella che fino a quel momento sembra una leadership incontrastata.

Alla base del successo di Shrek c'è innanzitutto una azzeccata scelta del cast dei personaggi, e l'innovatività della trama che coinvolge un po' tutte le favole che conosciamo fin da bambini, ma soprattutto una innovativa tecnica di animazione 3d, ed un minuzioso lavoro di disegno e modellazione dei paesaggi e delle textures. Pensate che il solo Shrek è "rivestito" di 15 strati di textures.

La tecnica di animazione 3d sta compiendo passi da gigante, e quelli che una volta sembravano essere i limiti causati da macchine di rendering non troppo potenti, oggi sembrano superate. Forse è il caso di dire che queste "render farm" vengono oggi sfruttate meglio di come si facesse prima. Nel 2001 per il primo Shrek, ci vollero 5.000.000 di ore di rendering, nel secondo, datato 2004 ben 10.000.000 di ore e nell'ultimo più di 20.000.000

In Shrek 3 ogni elemento è curato nei minimi dettagli (i dettagli fanno la differenza agli occhi di un "esperto"), ogni personaggio è dotato di pelo o capelli fluenti che si muovono secondo le leggi della fisica, una dura prova per i tecnici della Dreamworks. Ma non solo: l'erba, le foglie, l'acqua, le pieghe dei vestiti, costituiscono la parte più dura nella creazione di questi film. Non ha caso ai software impiegati per lo scopo vengono affiancate milioni di righe di codice (per lo più C) che i programmatori scrivono per ottenere questi effetti di realismo e casualità degli elementi naturali.
Le sfide dello staff della Dreamworks non si sono fermate all'elaborazione di questi elementi; in tutto il film sono ben 45 i personaggi coinvolti e, in alcuni momenti appaiono migliaia di "comparse" sulla scena; in ultimo, e forse tra le cose più importanti e che più mettono alla prova la CPU dei computer c'è la progettazione delle luci e la loro composizione all'interno della scena. Se avete mai provato a renderizzare una scena scegliendo le impostazioni migliori di radiosity (riflessione delle luci sugli oggetti) ed ombre potete sicuramente capire.

La DreamWorks Animation usa il popolare Linux Maya per la modellazione 3-d. Si, non proprio OPEN-SOURCE, ma sempre Linux, sembra buffo. Bisogna dire però che le migliorie che vengono apportate a questi sistemi durante la lavorazione di questi film sono tali da stravolgerne la struttura iniziale.
La domanda che ci poniamo tutti ora è: perché non rendere fruibili queste milioni di righe di codici a tutta la comunità open source? Sarebbe un grande vantaggio dal momento che durante la lavorazione di questi progetti vengono sviluppati software di editing e di video playback molto efficienti, campo in cui l'open source è deficiente....

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Shrek 3 official web site
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Di andy2000

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