3d: Pixar's Ratatouille
La Pixar, come un treno in corsa, è pronta ad uscire col suo ultimo film di animazione 3d: Ratatouille.
Dopo le prodezze de "Gli incredibili" e "Cars", si pensava che la casa (ora Disney) dovesse presentarsi con un chissà quale film di chissà quale mole tecnologica, ricco di effetti speciali e di nuove scoperte in campo di computer animation.
Ecco che scopro che il protagonista della nuova avventura Pixar non è altro che ... un topolino. A dire la verità un topo con qualche peculiarità in più. A differenza degli altri ratti di fogna, Ratatouille è un topo di grande raffinatezza culinaria, amante della "nouvelle couisine" francese e grande cuoco. E sarà proprio lui a stringere una strana amicizia con un giovane cuoco, un po' imbranato, che grazie al sorcetto riuscirà a far valere il proprio talento. Unico problema: un topo in una cucina del migliore ristorante di Francia non è molto benvoluto...e allora.
Nella sua evoluzione, la grafica 3d ha cercato di raggiungere come obiettivo principale la riproduzione il più fedele possibile della realtà fisica. Ecco che negli anni 80 ci sono stati i primi esperimenti di simulazione delle onde del mare, della casualità dei movimenti del fumo e della polvere, simulazioni di esplosioni eccetera. Naturalmente i sistemi di quel tempo non garantivano calcoli veloci e rendering efficienti.
Ma c'è una cosa che ha assillato i disegnatori e modellatori 3d fin dalle origini di quest'arte: ricreare, in modo realistico, le espressioni dell'uomo e la sua fisionomia.
Modellare un palazzo, una macchina, un animale non è mi stato una grande difficoltà per questi professionisti, ma l'uomo ha qualcosa in più: sorride, si arrabbia, grida, sussurra, si spaventa... insomma ha delle emozioni. E queste emozioni sono espresse attraverso un insieme di centinaia di muscoli (per parlare soltanto di quelli del viso).
Specialista ormai del rendering fotorealistico, raggiunta la quasi perfezione formale nell'animazione e nell'illuminazione delle proprie scene, la Pixar ora si fa valere in questa direzione, studia il modo migliore per dare carattere ed espressività ai propri personaggi, e in Ratatouille, gli specialisti possono contare su ben 150 controlli soltanto per i movimenti facciali.
Non è un caso che la Disney si andata a ribussare a casa Pixar, dopo la separazione nel 2004.
Dico avete per caso visto Chicken Little? Io non ce l'ho fatta ad arrivare in fondo; mi è sembrato un film realizzato in tutta fretta (e a basso budget) pieni di oggetti primordiali (tutto è riconducibile ad un cubo o un cilindro, veloci da realizzare), textures piatte e personaggi la cui differenza di espressione è data dal semplice movimento delle sopracciglia...
Beh almeno la Disney un insegnamento l'ha dato: in animazione, che si tratta di 3d o 2d, i personaggi non devono necessariamente essere caratterizzati da un totale realismo (avete visto per caso Final Fantasy?) ma appunto devono rispecchiare gli stili e i gusti dei propri creativi e creatori.
Infatti con "Gli incredibili" si ha un ritorno alla "caricatura", al personaggio dalle proporzioni un po' sballate (Bob Parr con le gambe minuscole e e le spalle ad armadio), ma ricco di personalità.
Aspettiamo Ratatouille, che credo uscirà questa estate e prepariamoci a godere di una storia di sicuro successo visivo ed emotivo. (Qui sotto un preview con alcuni commenti tecnici).
ENJOY IT
0 commenti :
Posta un commento