Il manifesto del digitalismo


Quella digitale si può definire arte? Mi è capitato di discuterne una volta con uno scultore di grande talento; lui affermava che non ci poteva essere espressione artistica in una creazione, diciamo, "virtuale" (mentre ne trovava tanta nella violenza di un martello sulla pietra).
In effetti qualche dubbio mi è sorto e mi sono documentato in giro per trovare una risposta al mio dilemma;
L'ho trovata (almeno parzialmente) nel manifesto della nuova corrente denominata DIGITALISMO:

"[...] Noi affermiamo, con forza e convinzione, che la nuova Arte dimora non tanto nel manufatto che la ospita, ma nel concetto che la modella.

Noi affermiamo, con forza e convinzione, che la concezione dell'opera d'Arte (la visione dell'Artista cristallizzata nel file digitale come i versi di un poeta nell'alfabeto) e la produzione del manufatto (come la stampa) sono atti separati.

Noi affermiamo, con forza e convinzione, che l'unicità dell'opera e la sua diretta emanazione dalle mani dell'Autore, fino ad oggi considerati dei valori, sono piuttosto delle barriere che sono state abbattute grazie alle nuove tecnologie digitali.

Noi affermiamo infine, con forza e convinzione, che la tecnologia, creata dall'uomo e per l'uomo, è solo un amplificatore della nostra anima. Grazie alla tecnologia l'Arte, la nostra Arte, può essere quindi universalmente goduta ed eternamente conservata. L'Arte diviene così senza frontiere, senza barriere, senza tempo e senza discriminazioni sociali.

Rifiutiamo infine di classificare come pittura digitalista tutte quelle esperienze, meccanicistiche e prive di contenuti, nelle quali le macchine, sia pur programmate dall'uomo, producono autonomamente o casualmente, effetti astratti o decorativi.

L'Arte, come dalla notte dei tempi, scaturisce dalla mente e dal cuore dell'Artista. Qualsiasi ne sia il soggetto, il significato, la finalità, l'Opera rimane un'esperienza personale ed espansiva fra il creatore ed il fruitore. "

Roma, 30 Maggio 1997
Lorenzo Paolini, Dominique De Bardonnèche, Laurence Gartel,Debi Lee Mandel, Maurizio Manzieri, Bert Monroy, Cher Pendarvis

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Di andy2000

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